Missione Yuzin Asuka & Sora Darima

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    Missione Yuzin Asuka & Sora Darima
    Missione a Servizio di:Konohagakure No Sato
    Livello:D
    Esecutori della Missione:Yuzin Asuka & Sora Darima
    Luogo d'Incontro:Cancello Sud di Konohagakure no Sato
    Appuntamento Ore:12.00
    Per questioni diplomatiche dei nobili di Kiri si sono spostati a Komen, facendo scalo a Port City. Durante i due giorni necessari per rifornire l'imbarcazione di viveri la figlia dell'ambasciatore è stata rapinata da dei malviventi locali che le hanno preso una piccola fortuna in gioielli. Il vostro compito è ritrovarli e portarli all'Hokage.
    Vi suggeriamo di iniziare da qualche ricettatore in zona. Vedete di far scampare a Konoha una brutta figura con i nostri alleati.
    Buon lavoro.
    Comincia Yuzin.
     
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    Mi trovavo ancora nei corridoi del palazzo e mentre aprivo il rotolo lessi:

    Missione a Servizio di: Konohagakure No Sato
    Livello: D
    Esecutori della Missione: Yuzin Asuka & Sora Darima
    Luogo d'Incontro: Cancello Sud di Konohagakure no Sato
    Appuntamento Ore: 12.00

    Per questioni diplomatiche dei nobili di Kiri si sono spostati a Komen, facendo scalo a Port City. Durante i due giorni necessari per rifornire l'imbarcazione di viveri la figlia dell'ambasciatore è stata rapinata da dei malviventi locali che le hanno preso una piccola fortuna in gioielli. Il vostro compito è ritrovarli e portarli all'Hokage.
    Vi suggeriamo di iniziare da qualche ricettatore in zona. Vedete di far scampare a Konoha una brutta figura con i nostri alleati.
    Buon lavoro.


    Letto rapidamente il rotolo notai che l'appuntamento con il mio compagno era a mezzogiorno, ma ormai era quasi sera, più o meno quasi le sette di sera, così lo richiusi così, visto l'imprevisto, decisi di attendere il giorno seguente e mi diressi verso casa per cercare di imparare meglio le nuove tecniche apprese, così tornato a casa, erano circa le sette e mezzo di sera, mi preparai molto velocemente per avere più tempo possibile per perfezionare le tecniche e approfittando per fare anche un pò di allenamento anche per le vecchie tecniche, soprattutto di elemento katon essendo il mio elemento quindi dovevano riuscire perfettamente. Dopo essermi cambiato sistemai qualche manichino e qualche bersaglio appeso, mi posizionai davanti a uno dei sette manichini e mi misi in posizione per provare a eseguire le vecchie tecniche come riscaldamento, eseguendole in modo fluido, così passai alle tecniche nuove. Bene iniziamo l'allenamento vero e proprio. Voglio essere sicuro di riuscire ad eseguire le tecniche nel migliore dei modi. Mi spostai quindi verso il secondo manichino, visto che il primo ormai era cenere, e mi riposizionai di nuovo per allenare le tecniche apprese da poco. Mi sento come quel giorno con Shori, durante l'addestramento per il controllo del chakra... che strana sensazione... Si fece notte quando arrivai al quarto manichino distrutto, e decisi di fermarmi per riposare e mangiare, e per evitare di fare qualche danno oltre ai manichini, per poi il giorno seguente partire per la missione, così rientrai in casa per preparare un bagno rigenerante e mentre la cena era sui fornelli, mi rilassai nella vasca. Appena finito il bagno, andai in cucina e in dieci minuti lucidai il piatto della cena e poi mi diressi in camera a dormire. Il giorno dopo, mi svegliai verso le nove del mattino e dopo una colazione abbondante, per avere energie per il fatidico giorno, rilessi più dettagliatamente il rotolo della missione che dovevo svolgere lo stesso giorno. Leggendo bene notai che il mio compagno si chiamava proprio come il mio sensei dell'esame genin, ovvero Sora Darima, e rimasi un pò perplesso: Possibile che sia lo stesso Sora Darima che mi ha dfatto da sensei durante l'esame? O è solo una coincidenza di omonimi? Mancava un quarto d'ora a mezzogiorno così finito di mangiare iniziai a vestirmi e a prepararmi uno zaino con qualcosa da mangiare durante il viaggio: Non si sa mai. del resto l'ultima volta che sono stato fuori Konoha, sono stato via per parecchio. Preparato tutto l'occorrente mi diressi verso la porta e, indossati i sandali, chiusi la porta a chiave e mi diressi verso il cancello Sud di Konoha. Durante la strada sentì una leggera brezza soffiare nell'aria e il cielo era limpido con un sole molto caldo e vidi anche molti bambini giocare allegramente tra di loro e i chioschi e le attività erano frenetiche e affollate. mentre mi avvicinavo sempre di più ripensai al nome del mio compagno della missione: Sora Darima... chissà se è sul serio lo stesso Sora che mi ha fatto da sensei all'esame... beh c'è solo un modo per scoprirlo. Appena giunsi al cancello Sud non vidi nessuno oltre le guardie, così mi avvicinai ad un albero e mi misi appoggiato al tronco sotto l'ombra della chioma, in attesa del compagno della missione.


    Chakra: 70
    Status fisico: ottimale
    Status mentale: calmo e tranquillo

    Note:

    Equipaggiamento:
    Borsa
    ArmiAccessori
    kunai 10/10radiolina
    shuriken a 3 punte 30/30binocolo
    cartabomba x5campanellini 6/6
    senbon 20/20--Slot Libero--
    Tasca supplementare
    Armi
    fumogeni 5/5
    Indossato
    SlotOggetto
    Altrocoprinaso in bende
    Braccio sxCoprifronte
      
      


    Edited by yuzin - 10/4/2015, 11:22
     
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    Il Darima stava ascoltando con il capo chino le parole del suo padrino. Il viso contratto in una smorfia malcelata mentre si mordeva le labbra, quasi a sangue, per non replicare. Non sei più un bambino! Dovresti sapere bene come un tuo coinvolgimento potrebbe giovare alla casata... Aveva tuonato l'uomo dai capelli rossi cercando con insistenza gli occhi cerulei del Jinchuuriki. Quest'ultimo, stanco di sentir parlare del gioco delle case e dei piani dell'Uomo per la sua vita - comunque destinata a fine precoce a causa dell'influenza dello Shukaku - aveva continuato ad annuire ad ogni pausa concessagli. La rabbia oramai era stata mutata in qualcosa di molto più efficace e deleterio: la noia. Certo certo... Ok... Aveva detto infine mortalmente annoiato mentre saltava dalla finestra portando con se solamente il suo armamentario Ninja ed una sostanziosa somma di Ryo. Il forte vento, caratteristico del suo paese, gli sferzava il viso graffiandolo con i piccoli granelli di sabbia che si trovavano al suo interno. Coprendosi il viso con la falda del suo copricapo aveva cominciato a saltare da un edificio all'altro dirigendosi verso il cancello che poi l'avrebbe condotto alla sua destinazione. Nell'aria, conteso tra le varie folate di vento, volava quella che pareva una maglia rossa che come una bandiera veniva trasportata dal vento furioso. "Si sta preparando una bella tempesta di sabbia." Aveva pensato il giovane di Suna preoccupato. "Forse mi conviene accelerare il passo. Non vorrei rischiare di restare incastrato all'interno di una tempesta." Così senza preoccuparsi di leggere una seconda volta la missiva assegnatagli il Darima si era avventurato all'esterno del villaggio dopo aver passato il consueto iter con i due addetti alle porte. Sora era grato che in quel momento i suoi due, ex, colleghi addetti a quell'incarico non erano presenti. Il vento del deserto faceva danzare la sabbia intorno a lui come la folle danza di una sacerdotessa del dio dell'ebrezza. Solo grazie agli occhiali ed alla falda il Jinchuuriki riusciva a procedere senza grandi difficoltà. Guardando il cielo lo Shinobi aveva compreso ciò che stava per arrivare. "Beh... Sono già in ritardo per la missione..." Aveva pensato mentre già si metteva all'opera mordendosi il dito per farlo sanguinare leggermente. "Non posso permettermi di perdere altro tempo ad attendere che passi la tempesta di sabbia. Non posso far altro che affidarmi a lui..." Le mani si erano congiunte a formare dei rapidi sigilli. Cinque sigilli erano stati composti senza neanche pensarci. Quando l'ultimo di questi era stato formato le mani si erano staccate e la destra era andata a colpire la sabbia che si trovava sotto i suoi piedi. Un enorme nuvola di fumo aveva coperto l'evocatore e la sua creatura per un attimo prima di diradarsi senza conseguenze.
    Kuchiyose No Jutsu - Arte del Richiamo
    KuchiyosenoJutsu
    Villaggio: Tutti
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Quest'abilità viene appresa esclusivamente da Shinobi dal rango Chuunin in poi. Non per la complessità stessa dell'abilità, ma in particolare tale normativa tutela gli Shinobi privi d'esperienza in modo che non facciano una scelta avventata ed errata. Una volta stipulato un Contratto con una razza animale infatti, non sarà più possibile tornare indietro e vi si rimarrà legati a vita. Le evocazioni necessitano di una notevole quantità di Chakra emessa tutta insieme per esser evocate, e per questo può risultare di difficile utilizzo. Per utilizzare la tecnica bisogna versar anche una minuscola goccia del proprio sangue per poi formare la serie di Sigilli necessari per l'esecuzione del Jutsu, che sono i seguenti: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora.
    Per riuscire ad evocare taglie grandi è necessario essere almeno Sp.Jounin; per le Leggendarie bisogna essere di grado ANBU
    Consumo: 20

    Serpente Maculato - Horoky
    SerpenteMaculato_zpse69cc447
    Questo serpente, noto anche come Serpente delle Sabbie, raggiunge i trenta metri di lunghezza e il corpo ha un diametro di due metri e mezzo. Ha zanne lunghe come un Tanto e la sua velocità è media, come pure la sua forza. È infatti in grado di abbattere al massimo barriere di livello B, anche se può ingoiare viva una persona. Resiste fino a quattro Jutsu di livello C o due di livello B. Non gode di una buona vista ma possiede un buon olfatto grazie ai percettori che si trovano sulla lingua, tramite i quali riesce anche a captare le fonti di calore. Non potrà in alcun modo comunicare con il proprio evocatore, ma ne eseguirà gli ordini senza alcun problema.

    Una volta che il fumo derivante dalla Kuchiyose si era diradato il Manipolatore della sabbia si era ritrovato sul capo di un enorme serpente beige con delle chiazze marroni sul corpo. Horoky aveva sibilato sommessamente ignorando la sabbia che gli sferzava il corpo sempre più prepotente. Dopo un paio di minuti la creatura aveva spalancato le sue fauci per far accomodare al suo interno, seduto, il suo evocatore. In questo modo il Darima puntava a farsi proteggere dalla tempesta dalla sua evocazione ad al contempo di aumentare la sua velocità sfruttando quella del serpente. Di tanto in tanto il serpente alzava la sua testa di qualche metro dal suolo per rifornire d'aria la sua cavità orale. Horoky era l'unico di cui Sora si fidava per questo compito. Hannibal poteva essere, forse, più veloce ma al contempo era anche estremamente più feroce e difficile da controllare. Sfruttando la Torcia Luminosa presente nella sua borsa il Manipolatore aveva sfruttato quell'occasione per leggere ciò che l'aspettava. "Speriamo sia qualcosa di serio tipo il rapimento della figlia di un nobile..." Aveva pensato prima di bloccarsi un attimo solo per dedicare un desiderio alla sua buona stella. "Per favore stavolta niente criceti!" L'esperienza a Komen gli aveva insegnato quanto potesse essere duro recuperare degli animaletti indifesi e quanto potevano essere apprensivi alcuni padroni. La missione che gli era stata assegnata, tuttavia, non sembrava così male. Una semplice missione di ricerca che, però, poteva anche essere trasformata in un'infiltrazione in piena regola così da riuscire a smantellare una possibile organizzazione. Una volta cessato il pericolo della tempesta di sabba il serpente aveva fatto uscire il suo evocatore e l'aveva fatto accomodare sulla sua groppa, dove si teneva saldo grazie al controllo del chakra. I due giorni e mezzo del viaggio, grazie alla velocità di Honoky, erano stati estremamente rilassanti e le soste, soprattutto all'esterno del deserto erano state sempre più brevi grazie al ridotto dispendio energetico. Tuttavia il tempo correva inclemente ed il giorno dell'incontro con il suo compagno, ed ex-allievo, si avvicinava sempre di più. Dopo aver lasciato il serpente ad attenderlo a circa una decina di chilometri dalla città di Konoha, con l'ordine di rivedersi al cancello Sud, Sora si era avventurato nella, oramai, familiare Konoha. Attraversare tutta la città era stato un problema più grosso della tempesta di sabbia a causa della ressa che popolava le strade del mercato e dell'intero villaggio. Una volta essere arrivato a destinazione, con almeno un paio di minuti, fu semplice ritrovare l'utilizzatore del Katon che aveva reso un Ninja a tutti gli effetti. Con voce lievemente atona il giovane della sabbia aveva cominciato a parlare. Yuzin... Ti ricordi di me? Aveva detto guardando negli occhi il ragazzo di fronte a lui ed attendendo una risposta.

    NarratoSoraShukakuBunshinSerpiAltro
    ChakraMentaleMalus/Bonus
    150- 20= 130Calmo//
    Fisico Illeso
    ~Borsa Doppia
    ArmiAccessori
    Kunai [8/8]Bomba Carta [2/2]Occhio Ciberne.Occhiali con Seg.
    Palla Gelo [4/4]Bomba Carta [2/2]Torcia LuminosaFili Metallici [30m]
    SpecchioFlauto Demoniaco
    ~Fascia
    OggettoPosizioneContenuto
    GiaraSpalle, Diagonale [S][9/10 m³]
    ~Faretra
    OggettoPosizioneMunizioni
    ArcoCintola [S]Frecce [28/28]
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    Shuriken [20/20]Radiolina [#4]Cimici [3/3]
    ~Equip
    SlotPosizioneOggetto
    FoderoSpalle [D]Omokarui
    T. Supple.Coscia [D]Senbon [20/20]
    Rotolo M.Tasca [S]Shuriken Uch. [3/3]
    ~Abbigliam.
    OggettoNote
    Copricapo del DesertoIndossato
    Coprifronte di SunaSulla Fascia
    ~Note
    SabbiaAltro
    Sabbia Totale ≈ 10 m³
    Sabbia Estratta ≈ 0 m³
    Suna no Me ≈ Non Attiva
    Suna Yoroi ≈ Non Attiva
    Occhiali con Seghetto ≈ Indossati
    Anello Nan ≈ Indossato
    Fili Metallici ≈ Kunai [15m] - Freccia [15m]
    Due Palle Gelo ≈ Legate a Due Kunai [2/2]


    Edited by Lord ‚-‚ - 11/4/2015, 15:05
     
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    Ero ancora all'ombra dell'albero per approfittare il più possibile dell'ombra della chioma mentre nel frattempo continuavo a guardarmi intorno in attesa dell'arrivo del mio compagno, e intanto ripensai a quello che mi è successo mentre abitavo qui a Konoha, l'addestramento con shori, la prima avventura fuori Konoha per l'esame per diventare un genin e quindi un ninja a tutti gli effetti, ma soprattutto l'attacco di quei banditi quella notte, e ripensai anche se Goh fosse ancora vivo o meno: Chissà che fine hai fatto Goh, da quando ognuno di noi ha preso la proprio strada non ci siamo più sentiti, nè abbiamo avuto l'occasione di incontrarci di nuovo. Quando smisi di essere nei miei pensieri, ad un certo punto vidi spuntare dalla strada proveniente da est del villaggio di Konoha un volto familiare, ma non ne ero sicuro, e man mano che si avvicinava notai che aveva i capelli sul bianco e, quando riuscì a vedere anche gli occhi grigiastri e, notando poi che portava sulle spalle una giara capì subito chi era, Sora Darima, quindi oltre ad averlo come sensei, avrò anche l'opportunità di averlo come compagno. Bene! Sarà una buona occasione per mostrare il merito della mia promozione! Non appena si fermò davanti a me mi alzai e vidi Sora Fissarmi negli occhi e dire: Yuzin... Ti ricordi di me? Notai che nella frase era come se non c'era nessun segno di emozione, come se fosse seccato o qualcosa del genere, ma non ci pensai più di tanto così, cercando di non mostrare la perplessità, ricambiai lo sguardo fisso e risposi con un tono misto tra indifferenza e calma: Salve Sora. Certo mi ricordo di voi, siete stato il mio sensei, e a quanto vedo ora anche compagno di missione. Ripresi fiato e poi continuai: Volevo anche ringraziarvi per aver assistito come sensei al mio esame, non ne ho avuto l'occasione fino ad ora. Spostandomi dall'albero mi trovai di nuovo sotto al sole cocente, ma non era così fastidioso grazie alla leggera brezza rifrescante, così mi diressi verso il cancello fermandomi davanti le guardie la quale una di loro mi si avvicinò e mi chiese: Fermo. Posso aiutarti? Fermandomi davanti alla guardia mostrai il rotolo e risposi: Salve. Sì, devo dirigermi verso Port City per una missione. Ecco qui la pergamena con tutte le informazioni e i dettagli. La guardia lesse velocemente il rotolo e poi dopo avermi restituito il rotolo replicò: Ok, potete andare. Ora vi apro i cancelli. Risposi ringraziando con un inchino e rivolgendo lo sguardo a Sora affermai: Quando volete possiamo andare. Intanto ditemi, voi conoscete Port City? Com'è l'ambiente e l'atmosfera lì? Finì la frase con un leggero sorriso amichevole e uscì lasciandomi alle spalle di nuovo le mura di Konoha e la figura di Sora in attesa che mi raggiungesse. Appena fuori Konoha si stanziavano chilometri di foresta tagliati a metà da un sentiero ciottolato e sterrato dove mi fermai a pochi passi dalle mura aspettando il mio compagno di missione che mi raggiungesse, nel frattempo pensai di nuovo, non sapendo perchè, al mio migliore amico, Goh Asuka e borbottai: Mmm... è da parecchio che non mi ritrovo con Goh... chissà che fine ha fatto, ho tante di quelle cose da dirgli. E anche molte domande da quando ci siamo separati... alzai lo sguardo notando che il vento si stava alzando un pò e vidi che delle nuvole si avvicinavano, così rivolsi di nuovo lo sguardo verso Sora e chiesi: Quindi come ci dirigiamo verso Port City? Io seguo voi Finì la frase indicando il cielo come per far notare le nuvole avvicinarsi e attese una risposta da Sora.



    Chakra: 70
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    Edited by yuzin - 23/4/2015, 16:51
     
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    Il suo compagno, ancora poggiato all'albero, aveva risposto al suo sguardo prima di parlargli. La domanda d'apertura del Darima era solo un piccolo test per verificare la vera identità del suo compagno di missione. La prudenza, soprattutto per un Jinchuuriki, non era mai troppa. Ad ogni modo la risposta del ragazzo l'aveva convinto dell'identità del suo interlocutore. All'ultima frase del Ninja di Konoha Sora aveva risposto con un gesto della mano ed un movimento del capo. Non c'era motivo di ringraziarlo, stava solo facendo il proprio lavoro, e non voleva indugiare su quelli che considerava meriti poco rilevanti. I fantasmi dei fallimenti passati, infatti, di tanto in tanto lo tormentavano ancora. Così senza indugiare oltre i due Shinobi avevano cominciato a spostarsi verso il cancello da cui dovevano uscire per affrontare il proprio viaggio. Mentre chiacchierava con le guardie il giovane Genin aveva mostrato il contenuto del rotolo ai Ninja di stanza alla porta. Il Darima non si era ritrovato molto d'accordo con il comportamento dell'Asuka ma aveva seguito in silenzio le sue mosse. La loro destinazione era poco lontana dal Paese del fuoco e prevedeva, con sommo dispiacere del Manipolatore della Sabbia, un breve tratto in mare. Mentre i due nuovi colleghi si allontanavano dalle guardie Yuzin aveva cominciato a parlare nuovamente rivolto al Jinchuuriki. Confidando nell'esperienza del suo superiore il giovane Genin sperava di aver trovato una guida esperta del posto in cui erano diretti. Quella zona del mondo, tuttavia, non era mai stata esplorata dallo Special Jounin. Scuotendo la testa un paio di volte il Manipolatore aveva cominciato la sua risposta quando oramai era impossibile esser udito dalle guardie al cancello. No. Per sfortuna non ho mai dovuto affrontare alcuna missione in quell'area. Tuttavia il paese del Tè è estremamente rinomato per la sua principale bevanda, appunto il Tè, di cui è il principale esportatore. Una pausa mentre pensava alle varie implicazioni di quella notizia. Di sicuro si tratta di una zona dal clima caldo con molti alberi. Non mi aspetterei una vegetazione selvaggia come quella di Konoha ma piuttosto delle ampie vie circondate da piantagioni. Una nuova pausa prima di accorgersi di star divagando per poi mettere fine alla conversazione. L'ultima domanda del compagno gli aveva fatto ricordare del suo amico che ancora l'attendeva in attesa di ordini. Si. Per il viaggio lascia fare a me. Un altro paio di metri sulla strada lastricata che portava verso Gouka per poi guardarsi intorno. Oramai erano abbastanza lontani dal villaggio ed in una zona poco abitata. Quello era un posto perfetto per la sua evocazione. Il Serpente delle Sabbie doveva trovarsi non molto lontano da li a riposarsi dopo il primo viaggio. Fermandosi il giovane di Suna si era guardato intorno prima di spiegare quella decisione al suo compagno. Bene la nostra "cavalcatura"... Aveva detto dando enfasi alla parola. Ci sta aspettando. In silenzio aveva compiuto un balzo per salire su uno dei rami più bassi di un albero per poi estrarre il flauto da una delle tasche della sua borsa. Una melodia vibrante, una delle poche che aveva imparato durante i suoi studi con quello strumento, aveva cominciato a fendere l'aria. Questo era stato subito seguito dal brusco suono di qualcosa di enorme che si faceva strada all'interno della vegetazione con poca attenzione. La scelta di decretare, in accordo con le serpi, una melodia di "richiamo" si era rivelata intelligente e proficua. Quando il rumore si era fatto più insistente il Darima aveva compreso che la venuta del serpente era ormai prossimo. Posando il suo strumento musicale il giovane aveva cominciato a guardare in basso proprio mentre la tesa gialla del Serpente Maculato faceva capolino dalla sua sinistra. Con l'ennesimo salto lo Special Jounin aveva raggiunto la sua postazione sulla groppa del serpente prima di cominciare a parlare guardando dall'alto l'Asuka. Dai sali... Decideremo come muoverci a Port City quando saremo in viaggio sulla groppa di Horoky... Aveva detto mentre si metteva comodo sulla pelle squamosa dell'evocazione sfruttando anche il controllo del chakra per aumentare la sua stabilità sulla pelle scivolosa. Quando sei pronto possiamo andare. Così dicendo aveva atteso l'arrivo del suo compagno in modo da dirigersi verso Gouka da dove avrebbero raggiunto Port City grazie ad una nave.

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    No. Per sfortuna non ho mai dovuto affrontare alcuna missione in quell'area. Tuttavia il paese del Tè è estremamente rinomato per la sua principale bevanda, appunto il Tè, di cui è il principale esportatore. Di sicuro si tratta di una zona dal clima caldo con molti alberi. Non mi aspetterei una vegetazione selvaggia come quella di Konoha ma piuttosto delle ampie vie circondate da piantagioni. Furono queste le parole di Sora in risposta alle domande del giovane Yuzin mentre camminavano tra le fronde della foresta, poi Sora continuò rispondendo ad un'altra delle domande di Yuzin riguardante il viaggio: Per il viaggio lascia fare a me. Finita la frase del ninja i due continuarono per qualche altro metro nel completo silenzio, quando ad un certo punto Sora si fermò e disse una frase che lasciò il giovane Yuzin alquanto perplesso: Bene la nostra "cavalcatura" ci sta aspettando. Dopo la frase Yuzin preferì non rispondere, fece solo un breve cenno con il capo. Appena dopo la frase, Yuzin osservò Sora fare un balzo felino su uno dei rami più bassi di un albero lì vicino per poi estrarre un flauto traverso di materiale metallico, e soffiando vicino l'imboccatura, suonò qualche nota dal timbro vibrante per poi fermarsi in silenzio. Appena pochi secondi dopo, Yuzin sentì il terreno tremare sotto i suoi piedi e in lontananza sentire rumori come se qualcuno o qualcosa spezzasse rami o addirittura tronchi interi, e man mano che si avvicinavano quei rumori, Yuzin si allarmò sempre di più e rivolgendosi verso Sora, che si trovava ancora sul ramo, gli domandò: C-cosa sta succedendo? Ma vedendo che il ninja non dava segno di risposta, Yuzin decise di mettersi in posizione per usare una delle tecniche più veloci che conosceva non conoscendo la fonte di quei rumori. Ma la sua ansia si trasformò quasi subito in calma, quando vide un serpente fermarsi proprio sotto il ramo dove si trovava Sora, era un serpente sul beige sul ventre e sulla testa con un motivo maculato sul resto del corpo, lungo circa venti o trenta metri, e quando vide Sora saltare in groppa dell'animale, Yuzin si rilassò e si calmò. Yuzin aveva sentito parlare di questa famosa tecnica dell'evocazione, ma si aspettava qualcosa di diverso. Mentre ammirava la maestosità di quell'animale, Sora dalla sommità della testa del serpente disse al ragazzo in basso: Dai sali... Decideremo come muoverci a Port City quando saremo in viaggio sulla groppa di Horoky... Quando sei pronto possiamo andare. Così Yuzin, dopo un cenno verso il suo compagno di missione, si piegò sulle gambe e spiccò un balzo su un fianco del serpente, perchè era troppo in alto la testa per arrivarci con un solo salto, e iniziò a scalare il corpo del rettile ma dopo qualche metro il piede sinistro di Yuzin scivolò facendo perdere la presa al giovane a facendolo cadere a terra. Uffa mi tocca usare il controllo del chakra. Vabbè, un modo in più per allenare le vecchie tecniche. Così Yuzin si concentrò per portare la sottile suola di chakra su mani e piedi per avere più aderenza e si lanciò di nuovo con un salto sul corpo del rettile raggiungendo alla fine il compagno Sora. Appoggiata una mano sul lato della testa del serpente e l'altra sopra il cranio, per rendere la presa più salda grazie anche al controllo del chakra e incrociate le gambe sopra la testa di quest'ultimo, Yuzin si posizionò affianco a Sora e non appena si sistemò sentì i muscoli potenti dell'animale animarsi e muoversi in direzione di Port City. Mentre il serpente ondulava sul terreno tirava continuamente la lingua sibilando e nel frattempo attraversava la foresta senza problemi, e Yuzin sentiva rami e tronchi caduti spezzarsi come se niente fosse sotto il corpo possente dell'animale. Il paesaggio si muoveva velocemente grazie alla velocità del rettile, e Yuzin sentiva anche un leggero vento sulla sua faccia. Durante il viaggio Yuzin sentiva il serpente sibilare sempre di più e ogni tanto cambiare direzione, come se stesse cercando qualche tipo di percorso o scorciatoia tra la fitta foresta, o come se si fosse perso tra la fitta vegetazione. Mentre il serpente continuava il suo tragitto, Yuzin ripensò alla missione e su cosa doveva fare, così riprese il rotolo da una tasca e mentre lo rileggeva velocemente chiese a Sora che si trovava alla destra del ragazzo: Allora Sora, che cosa dobbiamo fare di preciso in questa missione? Avete già qualche idea su come organizzarci? Continuarono il viaggio in un silenzio estenuante e ansioso quando arrivò il pomeriggio, e Yuzin sentì lo stomaco brotolare così prese dallo zaino una polpetta di riso mentre chiedeva a Sora: Ne volete una? Ne ho preparate un pò troppe del necessario. Porgendo al compagno una seconda polpetta.



    Chakra: 70
    Status fisico: ottimale
    Status mentale: calmo e tranquillo

    Note:

    Equipaggiamento:
    Borsa
    ArmiAccessori
    kunai 10/10radiolina
    shuriken a 3 punte 30/30binocolo
    cartabomba x5campanellini 6/6
    senbon 20/20--Slot Libero--
    Tasca supplementare
    Armi
    fumogeni 5/5
    Indossato
    SlotOggetto
    Altrocoprinaso in bende
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    Edited by yuzin - 12/5/2015, 09:56
     
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    Il giovane di Konoha era rimasto, inizialmente, molto sorpreso dall'apparizione di Horoky. Il serpente del Deserto intanto attendeva di accogliere l'altro giovane per poi partire alla volta di Gouka, destinazione prescelta dallo Special Jounin. L'Asuka aveva spiccato un salto per salire in groppa alla bestia cercando di scalarlo. Questo, però, dopo poco aveva perso la presa ricaddendo al suolo. Mentre questo utilizzava il controllo del chakra per risalire in groppa dell'animale il Manipolatore della Sabbia si era messo comodo preparandosi per il viaggio. Con un colpetto sul capo dell'animale Sora aveva dato il via al loro breve viaggio. Certo... Per arrivare a Port City possiamo o dirigerci verso Gouka, per poi proseguire per mare, o entrare nella penisola dirigendoci verso Sen... Una pausa per far penetrare le informazioni nella mente del suo compagno prima di continuare. Personalmente sceglierei la prima opzione, perché più rapida, con un risparmi di almeno tre giorni di viaggio. Quasi sperando in un parere negativo dal suo compagno Sora aveva aggiunto. Però, se per te ci sono problemi, tipo con il mare, possiamo scegliere la seconda opzione... L'idea di passare due giorni della sua vita su quel marchingegno infernale chiamato Nave disturbava il Jinchuuriki che soffriva di Mal di mare. Per il bene della missione, però, doveva affrontare tutto quello e superare i proprio limiti. "Prendiamo questa missione come un allenamento per il futuro... Non posso farmi abbattere da una massa di liquido informe..." Il Bijuu, divertito da quella sua affermazione mentale, aveva cominciato a far sentire la sua presenza con un suono rauco. Il mostro venne subito ricacciata in fondo all'anima del Darima dove la sua presenza molesta non poteva essere avvertita così prepotentemente. Le parole del mostro non poteva essere di alcun aiuto in quella situazione e quindi il Manipolatore si era nuovamente concentrato sul suo compagno di missione. Mettiti pure comodo... Avremo almeno una giornata di viaggio per arrivare a Gouka verso mezzanotte. Così dicendo si era concentrato completamente sulla strada che stavano percorrendo e sulla sua destinazione. La mappa che di solito portava sempre con se poggiata sulle ginocchia e la bussola in una mano. In silenzio, o almeno per il Manipolatore, il viaggio era continuato tra la florida vegetazione di Konoha. Piccoli villaggi di contadini erano stati evitati dalla Creatura per non esser rallentati dalle domande o dagli sguardi dei paesani. Quando oramai era arrivato il pomeriggio il giovane Genin, colpito dalla fame, aveva estratto dal suo zaino una Polpetta di riso. Questa era stata offerta anche al Darima che, con un cenno del capo, accettò l'offerta di buon grado. Il viaggio era durato senza particolari problemi scegliendo sempre strade poco trafficate o sentieri abbastanza larghi da far passare il serpente che li accompagnava. Dopo qualche ore di viaggio, quando oramai si trovavano a poche miglia dalla loro prima destinazione, si erano ritrovati in un folto bosco come quelli che si potevano vedere in gran parte del territorio del fuoco. Guardandosi intorno il giovane del Deserto aveva visto le foglie di un alto cespuglio muoversi spinte da quello che poteva essere un coniglio. Con un rapido gesto il Jinchuuriki si era alzato imbracciando l'arco bianco e la speciale freccia che si era costruito. La punta, l'unica vera particolarità di quell'oggetto, era stata forata al centro in modo da farci entrare un cavo metallico. Un capo di questo filo era legato alla faretra e permetteva di recuperare la freccia grazie all'Ayatsuito.
    Ayatsuito no Jutsu - Tecnica dei Fili Metallici
    AyatsuitonoJutsu-TecnicadeiFiliMetallici
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Supplementaria
    Con questa tecnica sarà possibile utilizzare dei fili metallici in numerose situazioni. La prima, in fase offensiva sta nel cercare d'immobilizzare il nemico legandolo rapidamente con i fili, ma questo delimiterà solo parzialmente i suoi movimenti almeno che non si riesce ad avvolgere i fili anche intorno ad un qualcosa tipo un albero in modo da bloccarlo a ridosso di esso.
    E' possibile utilizzare la tecnica anche a scopo difensivo usando i cavi per portarsi lontano dalla propria postazione; ad esempio legando i cavi ad un Kunai lanciandolo altrove per poi darsi una strattonata.
    Necessari i Fili metallici acquistabili in Armeria.
    Consumo: N/A

    La freccia aveva sibilato verso la sua destinazione rapida e precisa penetrando all'interno del cespuglio. Un ultimo movimento poi più nulla. Il cespuglio si era fermato mentre il filo veniva tirato dalle mani esperte dello Special Jounin. Un paio di strattoni erano serviti per dare i risultati di quella che poteva apparire una sorta di pesca sulla terraferma. Una lepre dal manto marrone era stata colpita nel momento del balzo dalla freccia dalle piume beige. Prendendo tra le mani l'animaletto appena ucciso. Ed eccoci la nostra cena... Aveva detto mentre estraeva la freccia dalla carcassa e la puliva con un fazzoletto estratto dalla tasca. Tenendo l'animale per le zampe posteriori aveva posato nuovamente l'arco e la freccia mentre si sedeva e si rivolgeva al suo compagno. Se ricordo bene tu dovresti avere il Katon... Una pausa mentre aspettava una qualche risposta per poi continuare. Ci pensi tu a cuocere la nostra preda? Così dicendo Sora gli aveva porto l'animale mentre con lo sguardo già puntava la strada dinanzi a se.

    NarratoSoraShukakuBunshinSerpiAltro
    ChakraMentaleMalus/Bonus
    150- 20= 130Calmo//
    Fisico Illeso
    ~Borsa Doppia
    ArmiAccessori
    Kunai [8/8]Bomba Carta [2/2]Occhio Ciberne.Occhiali con Seg.
    Palla Gelo [4/4]Bomba Carta [2/2]Torcia LuminosaFili Metallici [30m]
    SpecchioFlauto Demoniaco
    ~Fascia
    OggettoPosizioneContenuto
    GiaraSpalle, Diagonale [S][9/10 m³]
    ~Faretra
    OggettoPosizioneMunizioni
    ArcoCintola [S]Frecce [28/28]
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    Shuriken [20/20]Radiolina [#4]Cimici [3/3]
    ~Equip
    SlotPosizioneOggetto
    FoderoSpalle [D]Omokarui
    T. Supple.Coscia [D]Senbon [20/20]
    Rotolo M.Tasca [S]Shuriken Uch. [3/3]
    ~Abbigliam.
    OggettoNote
    Copricapo del DesertoIndossato
    Coprifronte di SunaSulla Fascia
    ~Note
    SabbiaAltro
    Sabbia Totale ≈ 10 m³
    Sabbia Estratta ≈ 0 m³
    Suna no Me ≈ Non Attiva
    Suna Yoroi ≈ Non Attiva
    Occhiali con Seghetto ≈ Indossati
    Anello Nan ≈ Indossato
    Fili Metallici ≈ Kunai [15m] - Freccia [15m]
    Due Palle Gelo ≈ Legate a Due Kunai [2/2]
     
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    Dopo un pò che percorrevano la strada, Yuzin vide che il Darima si era accorto di qualcosa, poi notando meglio vide anche il giovane Yuzin un fruscio dietro un cespuglio, e alcuni istanti dopo il Darima scagliò una freccia attaccata ad un filo nella direzione del cespuglio, tirando fuori una lepre. Dopo aver recuperato tutta la freccia con la preda attaccata si rivolse al giovane Yuzin: Ed eccoci la nostra cena... Se ricordo bene tu dovresti avere il Katon... Ci pensi tu a cuocere la nostra preda? Tenendo in mano la carcassa della lepre appena uccisa, così Yuzin con un ghigno amichevole rispose al compagno: Ma certo, date pure a me ci penso io a cucinarla. Così afferrò la preda e si spostò un pò più indietro rispetto a dov'era e, mentre con una mano teneva davanti la bocca la preda, l'altro mano si alzò al cielo mentre nella bocca si amalgamava del chakra e non appena la mano rivolta al cielo si avvicinò alla bocca, il giovane Yuzin sputò una fiammata di fuoco cuocendo in pochi secondi l'animale cacciato


    Hinoiki - Soffio di fuoco
    Hinoiki-Soffiodifuoco
    Villaggio: Tutti
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tecnica basilare dell'elemento katon in cui, una volta rivolta la mano al cielo e portata all'estremità della bocca, deve venir letteralmente soffiata una moderata quantità di chakra elementale. Quest'ultima procederà per i primi due metri come un cilindro dal diametro di quaranta centimetri per poi allargarsi di colpo raggiungendo un'ampiezza di tre metri che arriverà fino a cinque metri di distanza dal momento dell'espansione. La tecnica potrà causare danni medio-lievi se colpisce quando il getto di fuoco è ancora compatto, solo lievi o lievissimi una volta espanso. Ciò nonostante è un ottimo jutsu o per limitare la visibilità e distrarre l'avversario.
    Consumo: 2



    e appena si arrostì al punto giusto, Yuzin interruppe la fiammata e divise a metà la cena dei due ragazzi con un kunai, porgendo una delle due al Darima: Ecco, cotta a puntino, non avrà molto sapore ma meglio che restare a stomaco vuoto. Concluse il ragazzo rimettendosi al posto dove era prima, iniziando a mangiare la lepre, lasciandone solo le ossa. Dopo che si è riempito lo stomaco, Yuzin si guardò un pò intorno poi si ricordò della proposta del Darima: Per arrivare a Port City possiamo o dirigerci verso Gouka, per poi proseguire per mare, o entrare nella penisola dirigendoci verso Sen... Personalmente sceglierei la prima opzione, perché più rapida, con un risparmi di almeno tre giorni di viaggio. Però, se per te ci sono problemi, tipo con il mare, possiamo scegliere la seconda opzione... Così si voltò verso il Darima e disse: Stavo ripensando ora alla proposta che mi avete fatto, e direi che secondo me risparmiare tre giorni di viaggio non sarebbe male quindi va bene anche per me la prima opzione. Si fece circa mezzanotte quando arrivarono a Gouka, era una notte molto limpida e senza nuvole e molto stellata, e senza perdere altro tempo, i due ninja si diressero verso il porto per affittare una barca. Mentre si inoltravano tra le barche Yuzin vide molti tipi di barche tra grandi barconi a semplici barche da pesca, quando Yuzin dopo aver scrutato le varie barche ne vide una che gli sembrò perfetta per attraversare il mare per arrivare a destinazione. Era una barca non molto grande, di legno con una fenice intarsiata e decorata fissata sulla prua dell'imbarcazione, e un albero maestro alto sulla decina di metri che reggeva una vela completamente bianca, con un disegno sconosciuto al centro del quadrato, così Yuzin si fermò davanti alla barca e si voltò verso Sora chiedendogli: Beh, penso che questa barca possa andar bene. Voi che ne dite? terminando la frase si mise seduto su un piolo di legno attendendo risposta dal Darima che era a pochi passi da lui.


    Chakra: 70
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    La preda cacciata dal Manipolatore della sabbia era stata cotta grazie al Katon sprigionato dalla Hinoiki del compagno. La lepre era stata poi divisa tra di loro e consumata per cena. Il Serpente sotto di loro si era per un attimo agitato per il non esser stato messo in conto in quella spartizione. Venne però ricompensato alla fine del pasto con tutte le parti non commestibili dell'animale come le interiora, le ossa e la pelle. Un pranzo un po' misero per un animale di quella stazza ma ora non potevano permettergli di andare a caccia di mucche o di altri animali di grossa taglia. Quando torneremo a casa avrai una biga tutta per te. Aveva sussurrato il ragazzo dai capelli bianchi all'animale che aveva sibilato forse in segno d'assenso. Come previsto dallo Special Jounin la città di Gokua si era resa visibile all'orizzonte intorno alle undici e mezza. Il compito di Horoki era terminato. I due Ninja non potevano proseguire oltre in groppa a quell'animale. Quando il serpente era svanito con una gran profusione di fumo chiaro ma denso i due Shinobi si erano messi in moto a piedi attraversando l'ennesimo boschetto presente nel territorio del Paese del Fuoco. Il villaggio di Gokua era dominato da una grande profusione di taverne e locande e da vari magazzini poco distanti dal porto. Questa era una delle solite città mercantili che basavano la loro economia sull'accoglienza dei Marinai e dai loro traffici. Spesso anche loschi. Senza esitazione, però, i due ragazzi si erano diretti verso il porto dove speravano di trovare un equipaggio intento a salpare a breve. Il giovane di Konoha aveva subito adocchiato una nave non troppo grande con la prua decorata con una rappresentazione di quello che sembrava un grosso uccello. Dai colori-rosso, oro e verde-il Darima aveva compreso che si trattava di una Fenice. Un'animale eterno che nasceva e moriva nel fuoco. Beh per me una barca vale l'altra... Aveva risposto il Manipolatore alla domanda del suo compagno prima di fermarsi ad osservare che intorno a quell'imbarcazione non si trovavano casse o altri tipi di merci. "Tanto fanno tutte cagare." Aveva poi aggiunto tra se e se il Jinchuuriki che non era proprio un estimatore dell'arte nautica. Beh andiamo a parlare con il capitano della nave per cercare di ottenere un passaggio. Così si era messo in moto per raggiungere la passerella che dalla banchina del porto, in legno, conduceva sulla superficie instabile e traballante della nave. Dopo aver poggiato il primo piede su quell'oggetto il Manipolatore si era fermato per un momento incerto sul proseguire. Subito dopo, però, aveva continuato a camminare. "Anche se un ordine non mi piace devo eseguirlo... La riuscita della missione è più importante delle paure e delle incertezze personali." Quelle parole seppur miopi e pretestuose lo spingevano a compiere il grande sacrificio di dover solcare i mari del mondo. Non appena Sora aveva messo piede sul ponte della nave il movimento basculanti della stessa l'aveva costretto a caricarsi i piedi di chakra per alleviare la sensazione d'instabilità e riuscire a non mostrare eccessivamente la sua debolezza. L'uomo al timone, tozzo e con spalle larghe, non aveva tolto gli occhi di dosso alla coppia neanche per un attimo mentre dalla cabina arrivava il capitano con una faccia sorpresa estremamente finta. Oh abbiamo ospiti... Aveva detto mentre allargava le braccia a mo di benvenuto. Il marinaio aveva una folta barba nera ed un cappello con falde quadrate sul capo sormontato da una lunga piuma rossa e verde. Penna che somigliava estremamente a quella dell'animale raffigurato sulla prua. Io sono il capitano Fushichō... A cosa devo l'onore di poter ospitare a bordo della mia umile nave due Shinobi? Il suo volto enigmatico era passato in un attimo dal coprifronte del Ninja di Konoha al gliet, evidentemente di Suna, del Darima. Dobbiamo svolgere una missione a Port City... E' sulla sua strada?. Aveva detto il Manipolatore senza aggiungere altre informazioni anche quando il capitano della nave l'aveva guardato avido di informazioni. Beh si da il caso che io sia diretto proprio in quella direzione... E che uno scalo a Port City mi potrebbe far piacere. Solo che non vorrei perder troppo tempo. Abbiamo una consegna che ci aspetta a Watatsumi... Fushichō aveva cominciato a girare la barba tra le dita con fare pensieroso come se stesse valutando le varie opportunità offertegli dalla situazione. Per eliminare lo stallo il Jinchuuriki aveva estratto dalla sua borsa un sacchetto che conteneva un gruzzolo di monete facendolo tintinnare dinanzi agli occhi avidi dell'uomo. Possiamo pagare. Aveva detto il ragazzo mentre posava di nuovo i soldi nella borsa. Il Mercante aveva a quel punto annuito prima di continuare a parlare. Sia chiaro... Non lo faccio per i soldi ma per il mio paese. Partiamo alle quattro. Ora vado a modificare la rotta. Così dicendo si era avviato verso la sua cabina. Prima di entrare nella camera si era voltato di nuovo verso i due per un ultima precisazione. Mi spiace ma non abbiamo cabine... Spero vi troviate bene all'interno della stiva. Così aveva sbattuto la porta che aveva subito chiuso a chiave. Mettiamoci comodi... Aveva detto il Darima mentre già camminava per andare a guadagnarsi un posto in cui stendersi al buio per trascorrere quel viaggio nel modo meno irritante possibile.

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    Alla domanda del ragazzo, il Darima aveva acconsentito alla scelta del mezzo di navigazione e subito dopo si incamminò alquanto barcollante come se avesse timore di qualcosa così Yuzin lo seguì sul ponte della nave e appena poggiato piede Yuzin sentì una voce provenire dalla cabina. Quando si girò vide uscire il capitano della nave accogliendo i due ninja e si mise in silenzio ad aspettare che Sora e il capitano trattassero per il viaggio, il cui accordo finì con un pagamento. Dopo aver contrattato, Sora e Yuzin si diressero verso la stiva che il capitano gli aveva indicato precedentemente giustificando il fatto con la mancanza di stanze, e si sistemarono lì per riposare durante la notte e, visto che Sora aveva occupato stranamente la zona più buia della stiva, Yuzin decise di stendersi vicino a quella che sembrava una finestrella. Il giorno dopo, Yuzin si svegliò verso le nove e mezza del mattino, e vedendo Sora ancora dov'era pensò che ancora dormiva, così sgattaiolò fuori per prendere una boccata d'aria. Appena tirò fuori la testa il vento provocato dalla velocità della nave gli investì la faccia rinfrescandolo poi respirò profondamente lasciando che l'aria marina gli invadesse i polmoni mentre chiudeva per un attimo gli occhi per poi riaprirli mettendoci una mano in modo da fare ombra per la troppa differenza di luce improvvisa, ma tolse quasi subito la mano vedendo che erano abbastanza al largo già ma si notavano ancora le strutture di Gouka alla poppa della nave quindi non avevano percorso poi così tanto tragitto. Chiudendo la porta di legno della stiva, si orientò un pò per l'imbarcazione salutando amichevolmente i vari marinai che incontrava sul ponte della nave poi spinto dalla curiosità, si diresse dove c'era il timone e salendo le scale salutò il timoniere, molto scuro di carnagione, forse per il tempo passato al sole durante i viaggi nautici, con un cenno del capo e un sorriso mentre saliva la breve scalinata in legno: Buongiorno, bella giornata eh? Chiese indicando con la testa verso l'alto dove il sole risplendeva alto nel cielo: Si beh, una giornata come le altre... Rispose il timoniere mentre rimaneva concentrato sulla rotta, così Yuzin decise di chiedere al timoniere una cosa sperando di togliersi un dubbio che si chiedeva da qualche minuto: Più o meno quanto ci metteremo a raggiungere Port City? Del resto a quanto vedo alle nostre spalle non siamo partiti da molto tempo Il marinaio sospirò per un attimo, come se la presenza del giovane ninja gli dava fastidio in qualche modo, poi rispose senza distogliere lo sguardo dall'orizzonte: Ci metteremo all'incirca due o tre giorni ad arrivare alla vostra destinazione. Ora se vuoi scusarmi ho una rotta a cui pensare. Concluse secco il timoniere dando un segnale a Yuzin, cioè che non era un tipo molto socievole. Così Yuzin scese la breve scalinata e si diresse verso prua fermandosi un pò a metà ponte e osservò il meraviglioso paesaggio davanti a lui come il sole che rifletteva sulle onde del mare calmo, isole grandi e piccole seminate sull'orizzonte alcune più vicine alcune più lontane, poi alzò lo sguardo e vide stormi di gabbiani lanciarsi a ondate nell'acqua, riemergendo con pesci saldi nel becco. Era quasi mezzogiorno e mezza quando il capitano della nave uscì dalla sua cabina e Yuzin notando i saluti dei marinai si avvicinò all'uomo barbuto e disse: Salve capitano Fushicho, non ho avuto l'occasione di presentarmi ieri sera. Mi chiamo Yuzin Terminò la frase con un piccolo inchino poi rialzandosi sentì il capitano rispondere: Piacere mio ragazzo. Allora visto che il vostro amico non me ne vuole parlare, perchè non mi parlate voi un pò di questa missione che dovete svolgere a Port City? Come mai due ninja di diversi villaggi sono diretti lì? Sarà successo qualcosa di grave immagino. La sua espressione cambiò molto notevolmente da allegria ad avidità di acquisire informazioni, cosa che Yuzin vide subito e preferì non rispondere alle domande, ma disse soltanto una cosa: Mi dispiace capitano, ma posso solo dirvi come ha ieri sera Sora che siamo diretti a Port City di più non posso dirvi. Poi appoggiandosi sulla balaustra pensò: Più che altro non voglio... se ha quella faccia sicuro c'è qualcosa sotto. Meglio non compromettere la missione o penso che succederà un bel guaio. Ma i pensieri furono interrotti dal capitano che si rivolse al ragazzo: Comunque, noi dell'equipaggio tra poco mettiamo qualcosa sotto i denti. Se tu e il tuo amico volete unirvi a noi c'è posto e cibo in abbondanza. Finì con un sorriso e diede una pacca sulla spalla di Yuzin il quale ringraziò con un cenno della testa in segno di accondiscendenza e ricambiò la pacca sulla spalla per poi tornare ad osservare l'orizzonte. Verso l'una del pomeriggio, vedendo che Sora non dava ancora segni di vitalità, Yuzin decise di svegliarlo e quando entrò nella stiva si avvicinò a Sora e scuotendolo gli disse: Wow Sora, io sono un dormiglione ma voi mi battete, comunque il capitano ci ha invitato a pranzo con l'equipaggio io mi sto unendo se volete unirvi anche voi c'è posto. Concluse girandosi per andarsene ma poi si fermò per un attimo e si girò notando un particolare, il volto di Sora era stranamente sul verdastro e Yuzin, con un espressione confusa disse: Oh... Ora capisco perchè vi siete messo nell'angolo più buio, non pensavo che soffrivate il mal di mare. Gli scappò una risata ma si fermò quasi subito e poi concluse: Quando volete raggiungeteci. Così Yuzin uscì dalla stiva andando dal capitano che già si stava abbuffando di ogni tipo di cibo e bevanda.


    Chakra: 70 - 2 = 68
    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: sereno

    Note:

    Equipaggiamento:
    Borsa
    ArmiAccessori
    kunai 10/10radiolina
    shuriken a 3 punte 30/30binocolo
    cartabomba x5campanellini 6/6
    senbon 20/20--Slot Libero--
    Tasca supplementare
    Armi
    fumogeni 5/5
    Indossato
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    Il Darima aveva gli occhi chiusi nella penombra della stiva. L'oscurità l'aiutava a non pensare e seppur il suo corpo non poteva cadere nell'abbraccio liberatorio del sonno in questo modo Sora si sentiva meglio. Meglio entro i limiti del possibile per chi da quel posto non voleva far altro che scappare. Non sapeva quanto tempo era passato da quando la nave aveva lasciato le coste ed il grido della parola "Terra" sembrava esser l'unica cosa che poteva dargli speranza. Tenere a freno i propri istinti in quella situazione era estremamente semplice anche grazie alle forze che gli mancavano. Mentre si trovava nel vuoto dei suoi pensieri a fissare le assi che formavano lo scafo della nave il Manipolatore era stato avvicinato da qualcuno. Qualcuno di troppo. Ad occhi ancora chiusi, la sua copertura prevedeva comunque del finto riposo, il Jinchuuriki aveva ascoltato le parole di quello che poi si era rivelato essere il suo compagno. La mano, quella nascosta alla vista del Genin, si era subito portata ad agguantare un Kunai dalla tasca della doppia borsa. Voleva condividere il suo dolore. Voleva che almeno un altra persona, in quella merda di posto, poteva sentirsi come lui. Cioè desideroso di morire. "Un solo colpo, preciso. Il cuore è li so dove si trova..." Il pensiero si era insinuato nella mente dello Special Jounin allettante come una torta appena sfornata. Sembrava la cosa giusta. La sua mente glielo stava dicendo chiaramente. Uccidere quel povero Genin era una buona idea. "Forse l'odore del sangue può lavar via quello della salsedine..." Aveva continuato la voce dentro di se così familiare quanto sorprendente. Non era in lui, lo sapeva. Si stava facendo manipolare. Quelle idee di chi erano? Come poteva quel mostro riuscire a corrompere la sua anima con tale facilità? Il Bijuu silente attendeva il compimento del suo piano. Un piano che forse poteva rallegrare quella fastidiosissima situazione. "Meglio calmarsi..." Aveva continuato, stavolta forse era stato proprio lui a darsi un tono... Ma ciò non gli era dato saperlo. Lasciando il Kunai aveva notato che il suo compagno aveva cominciato ad andare via dopo aver parlato di qualcosa di non meglio identificato. Il viaggio, comunque doveva continuare in questo modo per ancora troppo tempo. Chiudendo gli occhi, di nuovo, il Darima si era fatto cullare dal dolce pensiero della terra ferma che lo aspettava prima di rimettersi a contare i minuti che lo separavano dalla fine di quell'inferno. Quando il grido consolatore "Terra... Terra..." era penetrato nella stiva, attutito dalle pareti dello scafo, gli occhi del Jinchuuriki si erano aperti speranzosi. Era finalmente finita. La sua vita era nuovamente un posto migliore. Così lentamente aveva ricominciato a prendere coscienza del suo corpo intorpidito. Però solo quando aveva udito il dolce tonfo dello scafo che cozzava contro la banchina lo Special Jounin si era messo in moto sperando di trovare Yuzin già pronto a lasciare quel marchingegno infernale. Troppo impaziente per aspettare oltre, però, il giovane della Sabbia si era avvicinato al capitano per congedarsi mentre i marinai ancora legavano le corde alla banchina. Addio capitano... Aveva detto mentre consegnava il resto del pagamento dovutogli. Soldi che avrebbe potuto spendere in altri modi all'interno della missione sicuramente più piacevoli. "Spero di non dover mai più incrociare la mia vita con quella di un marinaio..." si era illuso Sora mentre il Capitano terminava gli ultimi convenevoli. Evitando un massiccio marinaio con una cassa sulle spalle il portatore dello Shukaku si era avviato verso la sua amata terra mentre la voce del capitano ancora lo seguiva alle sue spalle. Arrivederci miei cari... Spero di ritrovarci anche per il prossimo vostro viaggio. E' stato veramente un piacere... "Avere i vostri soldi..." Aveva aggiunto sarcastico il Manipolatore nella sua mente. Quando anche il Genin di Konoha era sceso dalla nave il Darima gli si era avvicinato parlando del prossimo step della loro missione. Bene, siamo finalmente arrivati. Ora per prima cosa dobbiamo cercare un luogo in cui dormire e da poter usare come base per le nostre operazioni... Penso che una locanda modesta nei pressi del porto possa essere perfetta. Così dicendo aveva cominciato a camminare per il porto seguendo la folla di mercanti che si precipitava verso le strade principali.

    NarratoSoraShukakuBunshinSerpiAltro
    ChakraMentaleMalus/Bonus
    150- 20= 130Infastidito//
    Fisico Illeso
    ~Borsa Doppia
    ArmiAccessori
    Kunai [8/8]Bomba Carta [2/2]Occhio Ciberne.Occhiali con Seg.
    Palla Gelo [4/4]Bomba Carta [2/2]Torcia LuminosaFili Metallici [30m]
    SpecchioFlauto Demoniaco
    ~Fascia
    OggettoPosizioneContenuto
    GiaraSpalle, Diagonale [S][9/10 m³]
    ~Faretra
    OggettoPosizioneMunizioni
    ArcoCintola [S]Frecce [28/28]
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    Shuriken [20/20]Radiolina [#4]Cimici [3/3]
    ~Equip
    SlotPosizioneOggetto
    FoderoSpalle [D]Omokarui
    T. Supple.Coscia [D]Senbon [20/20]
    Rotolo M.Tasca [S]Shuriken Uch. [3/3]
    ~Abbigliam.
    OggettoNote
    Copricapo del DesertoIndossato
    Coprifronte di SunaSulla Fascia
    ~Note
    SabbiaAltro
    Sabbia Totale ≈ 10 m³
    Sabbia Estratta ≈ 0 m³
    Suna no Me ≈ Non Attiva
    Suna Yoroi ≈ Non Attiva
    Occhiali con Seghetto ≈ Indossati
    Anello Nan ≈ Indossato
    Fili Metallici ≈ Kunai [15m] - Freccia [15m]
    Due Palle Gelo ≈ Legate a Due Kunai [2/2]
     
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    Arrivarono le due del pomeriggio quando Yuzin aveva quasi finito il pranzo insieme all'equipaggio della nave. Dopo aver finito uscì insieme al capitano e mentre ascoltava le parole del capitano, Yuzin osservava incuriosito il timoniere, poi chiese al capitano interrompendolo: Capitano, vorrei provare a manovrare un pò la vostra nave se ovviamente ho il vostro permesso Il capitano rimase un pò sorpreso davanti a questa strana richiesta, ma poi dopo una risata acconsentì alla richiesta del ninja e si rivolse al timoniere dicendogli: Timoniere! Fate provare un pò la vita da marinaio a questo ragazzo! Vediamo come se la cava. Finendo la frase il capitano e Yuzin si incamminarono verso il timoniere che li aspettava accanto al timone, e Yuzin fermandosi davanti all'enorme timone di legno lo afferrò con le mani e iniziò a dirigere la nave sotto indicazioni del timoniere, che gli stava sempre al lato nel caso succedesse qualche problema e serviva una mano esperta. Non pensavo si provasse una sensazione così manovrando una nave così. Disse emozionato il giovane ninja poi lasciò il timone di nuovo al timoniere e seguì il capitano sul ponte della nave. Mentre camminavano sul ponte continuarono a parlare ancora qualche minuto poi il capitano disse a Yuzin che doveva sbrigare delle cose così il capitano se ne andò nella cabina e si chiuse dentro. Dopo aver fatto giorni di viaggio in mare, Yuzin stava finendo di pranzare e bere col capitano e la ciurma, quando ad un tratto sentì dall'alto un marinaio avvertire che eravamo giunti a Port City così Yuzin, mentre impegnava le mani ad arraffare più cibarie possibili, si alzò e seguì il capitano fuori dalla cabina e vide Sora camminare stranamente veloce verso la balaustra della nave e il capitano raggiungerlo quasi subito come per timore di non ricevere qualcosa, allora Yuzin per non disturbare i due mentre parlavano tra di loro, si appoggiò con un gomito sulla balaustra vicino la cabina mentre intanto finiva di mangiare quello che era riuscito a sgraffignare dalla tavola. Quando vide Sora ed il capitano allontanarsi l'uno dall'altro, Yuzin decise di raggiungere Sora prima di perderlo per la velocità della sua camminata, e forse sapeva anche il motivo di quella camminata così rapida, così passando salutò rapidamente il capitano ringraziandolo per tutto quello offertogli e scese anche Yuzin dalla nave raggiungendo Sora che mentre rallentava la camminata si rivolse a Yuzin dicendo: Bene, siamo finalmente arrivati. Ora per prima cosa dobbiamo cercare un luogo in cui dormire e da poter usare come base per le nostre operazioni... Penso che una locanda modesta nei pressi del porto possa essere perfetta. Così Yuzin seguì Sora mente nel frattempo si guardava intorno per cercare qualche locanda da sfruttare. Dopo un pò che camminarono Yuzin scorse una piccola locanda, non molto nascosta, quindi Yuzin chiamò Sora e poi disse al Darima: Direi che quella è perfetta. Non molto nascosta, ma nemmeno in vista... direi che per usarla come punto di appoggio è perfetta. Finendo la frase Yuzin si diresse verso la locanda e mentre si avvicinava ogni tanto si guardava intorno per assicurarsi che nessuno notasse la sua presenza. Aprendo la porta di legno, Yuzin si diresse verso il bancone dove dietro quest'ultimo di trovava un uomo dall'aspetto rude e dal fisico robusto, con folti baffi, intento a scrivere qualcosa su un registro ma si fermò non appena sentì il ninja fermarsi davanti al bancone e alzando lo sguardo scrutò un pò il ragazzo e poi chiese: Salve. Posso aiutarvi? E Yuzin prendendo la sacca dei soldi in mano chiese all'uomo: Salve. Vorrei affittare una camera, quanto costa una doppia? L'uomo esaminò qualche minuto il registro delle varie camere che aveva, poi si girò per prendere una chiave appesa al muro dietro di lui e girandosi di nuovo verso Yuzin rispose: Ecco, questa è l'ultima doppia rimasta... La camera puoi trovarla salendo le scale a sinistra, è la seconda porta. Concluse posando la chiave della stanza sul bancone e Yuzin prese i soldi e li diede al locandiere per poi prendere la chiave e dirigersi verso la camera, entrando dentro quest'ultima e chiudendo la porta dietro di lui. Appena entrato vide una camera semplice, provvista solo di due letti con vicino altrettanti comodini, un tavolo con qualche cassetto e un bagno molto semplice. Yuzin si diresse verso il letto che si trovava a sinistra e sistemò vicino al materasso lo zaino e poi si sdraiò sul letto crollando quasi subito dal sonno.


    Chakra: 70 - 2 = 68
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    Edited by yuzin - 17/6/2015, 15:28
     
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    Sora ed il suo compagno si erano addentrati all'interno di Port City. La ricerca della locanda era stata semplice, date anche le loro basse pretese, e molto breve. Fu il giovane Yuzin a scegliere la meta. Un edificio su tre piani staccato da quelli che gli stavano acanto da un piccolo giardino poco curato. Sul retro si poteva vedere quella che appariva come una stalla, forse per offrire ricovero agli animali che conducevano i carri dei mercanti. Il Ninja di Konoha si guardava intorno per assicurarsi di non essere seguito mentre il Darima sperava, in qualche modo, di essere seguito. La tensione che aveva accumulato nelle sue ossa durante il viaggio ora richiedeva di essere sfogata. Ma proprio quella stessa tensione doveva tenerlo concentrato sul loro obiettivo. Cioè la ricerca dei gioielli dei Nobili di Kiri. Ad ogni modo i due Shinobi si erano addentrati nella locanda mentre Sora, per osservare le sue doti nel confrontarsi con un civile, osservava il compagno. "Non devo attirare l'attenzione quindi una zuffa non è per nulla indicata..." Si era detto mentre ispirava e l'Asuka parlava con il locandiere dall'aspetto rude. I baffi dell'uomo si erano mossi non appena il ragazzo di Konoha aveva mostrato il sacchettopieno di sonanti monete. La richiesta di Yuzin non era stata difficile da soddisfare e subito l'uomo gli aveva trovato la camera da loro richiesta. Una doppia. Il Darima si era sentito leggermente infastidito dalla situazione ma non voleva interferire. Fingere di dormire oramai gli veniva naturale. Un semplice esercizio in cui doveva solamente regolarizzare il suo respiro. Ed inoltre pensare alla frequenza del suo respiro rendeva il tutto meno noioso, per quanto possibile. Salito in camera il Jinchuuriki si era ritrovato dinanzi ad una camera spartana, seppur lui ne aveva di certo viste di peggiori. Una volta entrati in camera il Genin aveva deciso di riposarsi dopo le fatiche del viaggio mentre il giovane Special Jounin, com'era comprensibile, aveva preferito uscire per cominciare ad indagare. Io vado nella sala comune della locanda... Vedo se li riesco a trovare qualche buona pista da seguire... Aveva detto mentre si chiudeva la porta alle spalle sperando di essere udito dal suo compagno già disteso sul letto. "Bene vediamo cosa posso fare per cercare informazioni..." Con un singolo sigillo aveva concentrato un flebile flusso di chakra in tutto il suo corpo per utilizzare un Jutsu all'apparenza molto semplice ma che richiedeva un enorme controllo.
    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsuTecnicadellaTrasformazione
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tantomeno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    La Henge aveva cambiato momentaneamente i tratti dello Special Jounin, abituato a lavorare con tessiture di chakra estremamente fini e delicate, trasformandolo in un ragazzo di qualche anno più grande di lui. Il nuovo Darima era un ragazzone di circa diciotto anni vestito di una larga casacca beige e dei pantaloni neri infilati in alti stivali di cuoio bruno tanto rovinati da sembrare di seconda mano. Questa era la sua nuova maschera naso largo a patata, capelli bruni e corti-con il ciuffo anteriore di poco più lungo e spostato verso destra-ed una barba corta qualche millimetro-rada sulle guance ma più folta su mento e collo. Il suo nome era Tahm Kench. Tahm il giovane apprendista di un mercante specializzato nella vendita di preziosi e gioielli esotici. Gioielli che spesso avevano una provenienza non molto legale. Le mani tozze e poco curate del ragazzone, alto almeno un metro ed ottanta, erano andate a grattargli il naso mentre si apprestava ad unirsi a coloro che popolavano la sala comune della locanda. Schivando delle cameriere con abiti un po' troppo corti per essere moralmente accettabili il ragazzo si era appropriato di uno sgabello isolato difronte al bancone. L'oste annoiato stava pulendo, con uno strofinaccio lercio, un boccale da una pinta. Attirando la sua attenzione con un gesto della mano Tahm aveva richiamato l'attenzione dell'uomo baffuto. Questo aveva posato gli oggetti tra le sue mani e l'aveva guardato con aria interrogativa. Un boccale di birra... Aveva pronunciato con voce roca mentre come per un tic nervoso stringeva il pugno facendo danzare il bicipite del braccio sinistro. Per caso... Aveva cominciato il ragazzo mentre si specchiava all'interno del vetro guardando il suo volto distorto e ricolorato in giallo. Conosce un luogo in cui si possono fare affari con gioielli e pietre preziose? La domanda era stata quasi buttata li, casuale, mentre le labbra si avvicinarono alla spuma bianca e vaporosa del liquido ambrato. L'uomo aveva ammiccato per un secondo prima di avvicinarsi all'orecchio del giovane uomo e sussurrargli le delle semplici parole. Beh potrei saperlo come non potrei saperlo... Cosa posso guadagnare da questa conversazione? I baffi dell'oste gli avevano solleticato le orecchie mentre con un mezzo sorriso spavaldo Tahm lanciava sul tavolo una moneta d'oro proveniente direttamente dai fondi della casata Darima. Oh vediamo che ci si intende bene qui... Poi prendendo un foglio aveva segnato rapidamente un indirizzo per poi consegnarglielo ammiccando. Dici che ti mando io, amico. E così dicendo si era intascato il soldo senza proferire altro. Soddisfatto il Kench era uscito dalla sala comune, senza aver toccato la sua bevanda ed era tornato in camera dopo aver sciolto l'Henge una volta esser arrivato in un corridoio appartato. Una volta aver raggiunto la camera il giovane di Suna aveva poggiato il foglio con l'indirizzo sul comodino per poi distendersi sul letto in attesa della mattina seguente in cui avrebbe spiegato al suo compagno tutto ciò che aveva fatto e scoperto.

    NarratoSoraShukakuBunshinSerpiAltro
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    Fili Metallici ≈ Kunai [15m] - Freccia [15m]
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    Edited by Lordissimo - 7/7/2015, 11:21
     
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    Erano più o meno le dieci del mattino quando Yuzin si svegliò per il sole che gli sbatteva in faccia: Mmmmm... stupido sole... E mentre si alzava ma non con molta voglia, Yuzin notò che sul comodino di Sora c'era un foglietto con un indirizzo sopra e non capendo cosa fosse chiese a Sora: Ehi Sora, che cos'è quest'indirizzo? Alchè il ninja di Suna gli spiegò brevemente quello che voleva significare quell'indirizzo. Non appena Sora concluse di spiegare, il ninja di Konoha iniziò a pensare già ad un piano, elementare ma efficace, spiegandolo poi al suo compagno: Dobbiamo trovare un punto debole per riuscire ad entrare ed uscire senza essere visti e quindi non creando problemi inutili, semmai vado io, così mentre li distraggo parlando dei gioielli tu magari potresti piazzare qualche cimice nel caso riusciamo a trovare qualche altra informazione in più. Quando poi troverò un punto di accesso facile e che ci farà muovere rapidi agiremo. Per ora direi solo di ''farmeli amici'' così da non fargli pensare chissà cosa e non avere sospetti. Potresti seguirmi pedinandomi io cercherò di farmi sempre vedere da te in modo che non mi perdi di vista. Così Yuzin prese il foglietto dove c'era scritto l'indirizzo e iniziò a comporre i vari sigilli


    Henge No Jutsu - Tecnica della Trasformazione
    HengeNoJutsu-TecnicadellaTrasformazione_zps5e07cdd0
    Villaggio: Tutti
    Livello: E
    Tipo: Ninjutsu
    Grazie a questa tecnica il Ninja potrà assumere l'aspetto d'una qualsiasi persona o oggetto, ma il peso e le dimensioni reali dell'utilizzatore rimarranno invariate e non potrà trasformarsi in nulla di più piccolo d'un cucciolo di cane ne tanto meno nulla di più grande d'un orso.
    Siccome la tecnica non cambia anche il peso dell'utilizzatore, bisogna fare attenzione. Ad esempio sarà si possibile tramutarsi in uno Shuriken Gigante, ma di certo lanciarne più di uno nello stesso turno sarà impossibile per via dell'immenso sforzo richiesto per lanciare un soggetto che pesa dai 50 kg in su. Eventuali armi possedute dal soggetto saranno utilizzabili solo se non camuffate tramite questa tecnica. Questa è considerata la tecnica di livello E più difficile da apprendere, difatti solo un Genin molto abile sarà capace di replicare alla perfezione l'aspetto di qualcuno mentre inizialmente sarà possibile ad un occhio attento notare diverse imperfezioni.
    La tecnica si dissolve dopo aver subito un danno lieve.
    Consumo: 1 (A Turno)

    Utsusemi no Jutsu - Tecnica della Manipolazione della Voce
    UtsuseminoJutsu-TecnicadellamanipolazionedellaVoce_zps0a7b3d02
    Villaggio: Tutti
    Livello E
    Tipo: Ninjutsu
    Tramite l'ausilio del Chakra, convogliato nelle corde vocali, sarà possibile per qualunque Ninja modificare la propria voce, facendola assomigliare ad un'altra già udita o semplicemente rendendola irriconoscibile. La Tecnica ha inoltre il vantaggio di poter essere usata come un vero e proprio ventriloquismo, facendo sembrare che la propria voce provenga da un punto qualsiasi a scelta dell'utilizzatore in un raggio di venti metri.
    Consumo: 1 (A Turno)



    Il ninja di Konoha si trasformò in un uomo dall'aspetto rude, con una corporatura molto robusta e muscolosa, con abiti trasandati e una cicatrice che gli attraversava lo zigomo e la guancia destra, e grazie alla seconda tecnica aveva modificato la sua voce cambiandola in una molto rauca, come se le corde vocali fossero consumate da tabacco e alcool. Controllando gli ultimi dettagli e facendo memorizzare la sua figura a Sora, fece un cenno di saluto al compagno di Suna ed uscì dalla camera dirigendosi verso quell'indirizzo cercando di attirare il meno possibile l'attenzione. Uscito dalla locanda iniziò ad incamminarsi cercando ogni volta che poteva la posizione esatta dell'indirizzo: Speriamo che vada tutto bene... non so perchè ma ho una brutta sensazione... Pensò il ninja mentre continuava a camminare. Dopo qualche minuto l'ambiente cambiò completamente, da modesto e civile che era, diventò tutto molto malavitoso quindi Yuzin capì di aver preso la strada giusta, infatti dopo qualche metro notò l'indirizzo che c'era scritto sul foglietto. Arrivato davanti ad un edificio, che sembrava un vecchio palazzo abbandonato, bussò alla porta tre volte e un uomo gli si presentò davanti chiedendo molto bruscamente: Che vuoi?!? Se sei in cerca di guai dillo subito. E Yuzin facendo un ghigno rispose come per sfidarlo: Per tua fortuna non sono in vena di fracassarti il naso. So che voi vendete dei gioielli ''speciali''. Mi manda il locandiere. Allora l'uomo sentendo quelle parole si scansò lasciando entrare Yuzin chiudendo la porta dietro di lui. Dopo che fecero qualche passo, i due si fermarono davanti a un altro uomo che sedeva dietro a un vecchio tavolo su cui si trovavano molte monete e diversi gioielli di qualsiasi tipo. Yuzin allora, facendo un passo avanti, disse all'uomo dietro la scrivania: Mi manda il locandiere, so che avete gioielli. Io sono un... collezionista diciamo e sto cercando dei gioielli di giada. Li avete? Allora l'uomo alzandosi dalla sedia cigolante iniziò a ridere, e poi chiese: AHAHAHAHAHAHAHAH!!! E chi mi dice che in realtà non sei una delle tante spie che hanno cercato di buttarmi in gattabuia? Potrei ucciderti ora e lasciarti in mezzo alla strada come un cane ma se vuoi puoi darmi un motivo per non farlo. Così il ninja di Konoha, ancora mascherato dalla trasformazione, rispose: Beh... in realtà di motivi ne ho due. Uno è che potrei sistemarvi uno per uno e prendermi comunque i gioielli e anche qualche altro extra coem mancia... oppure se vuoi risparmiarmi il mio tempo e le tue ossa rotte ti prendi i soldi mi dai i gioielli e siamo tutti felici. Quindi l'uomo, ghignò per un attimo e poi parlò: Mi piace la tua faccia tosta, non è da tutti. Ma non ho io i gioielli che cerchi se proprio vuoi quei sassi devo prima sentire delle persone. Entro uno o due giorni dovrei averli trovati ma ti costerà parecchio... Yuzin subito tirò fuori una sacca piena di monete d'oro e le fece tintinnare davanti al naso dell'uomo e la rimise in tasca e poi concluse: Domani tornerò con i soldi. Tu fammi trovare pronti i gioielli. Così si girò e si incamminò verso l'uscita dirigendosi di nuovo verso la locanda, mentre intanto pensava a come entrare senza farsi notare dai malviventi. Giunto di nuovo alla locanda tornò in camera e tornò con la voce e le sue sembianze normali ed aspettò Sora tornare in camera visto che ancora non era lì e non lo aveva nemmeno visto in giro durante la strada del ritorno.


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    Borsa
    ArmiAccessori
    kunai 10/10radiolina
    shuriken a 3 punte 30/30binocolo
    cartabomba x5campanellini 6/6
    senbon 20/20--Slot Libero--
    Tasca supplementare
    Armi
    fumogeni 5/5
    Indossato
    SlotOggetto
    Altrocoprinaso in bende
    Braccio sxCoprifronte
      
      
     
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    BALONEY!

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    La sua spiegazione era stata ascoltata con attenzione dal suo allievo che subito dopo aveva cominciato a parlare cercando un modo per sfruttare quella nuova informazione. Mmm si certo per me va bene. Aveva detto il Darima al suo alleato prima che questo cominciasse ad eseguire i sigilli necessari per la Henge no Jutsu. Subito dopo aveva aggiunto informazioni utili al suo compagno sulla sua posizione. Io ti seguirò da una breve distanza e ti aiuterò dall'esterno. Ad ogni modo riuscirò a piazzare le cimici anche lavorando dall'esterno. Le doti conferitegli dal suo demone potevano essergli utili anche stavolta. La grande varietà offerta dalla sabbia permetteva al Jinchuuriki di compiere azioni che per molti altri Shinobi erano impossibili. La Henge aveva trasformato il giovane Yuzin in un uomo dall'aspetto rude. Degli abiti trasandati coprivano il corpo robusto ma comunque muscoloso. Un elemento che riusciva a conferire a quell'aspetto autenticità e credibilità era una cicatrice che gli attraversava lo zigomo e la guancia destra. Quella era un aggiunta che di sicuro sarebbe rimasta in mente a colore che avrebbero avuto a che fare con lui. Forse un azzardo ma comprensibile. Con la Utsusemi, di cui Sora aveva solo visto i sigilli, aveva cambiato ancora la sua voce senza però farla ascoltare al Manipolatore. Un paio di minuti per controllare il suo equipaggiamento prima di seguire il suo compagno che era appena uscito dall'edificio. Mentre l'Asuka si spostava sul terreno il Darima seguiva il suo stesso cammino dai tetti bassi, le case più alte misuravano solamente un paio di piani, di Port City. L'edificio indicato aveva più l'area di un vecchio palazzo abbandonato che quello di una gioielleria ma il leggero fumo che proveniva da una delle stanze sul retro tradiva che in quel posto vi era molto di più. Allungando il braccio il Jinchuuriki aveva stappato la giara che portava sulle spalle mentre si accucciava sul tetto del palazzo dall'altro lato della strada. Chiudendo l'occhio sinistro ed appoggiando sulle lenti che lo coprivano l'indice ed il medio della mano corrispondente il Darima aveva ottenuto un nuovo squarcio di cielo. Il piccolo occhio dal diametro di circa due centimetri svolazzava a pochi centimetri dalla sommità della sua giara prima di voltarsi a guardare la struttura in cui doveva fare irruzione.
    Daisan no Me - Terzo Occhio
    DaisannoMe-TerzoOcchio
    Villaggio: Suna
    Livello: D
    Tipo: Ninjutsu
    Tale tecnica permette di creare un terzo occhio di sabbia che funzionerà come un vero e proprio occhio dal quale lo Shinobi potrà liberamente tenere sott'occhio l'ambiente. L'occhio potrà levitare in aria ed essere comandato mentalmente dall'utilizzatore, fino alla distanza massima in cui il ninja potrà controllare la sabbia in base al suo livello. Fintanto che l'utilizzatore vorrà vedere ciò che l'occhio osserva, dovrà poggiare il dito indice e il medio di una mano su uno dei propri occhi, attraverso il quale giungerà poi la visione di ciò che l'occhio sta osservando. Sarà tuttavia possibile mantenere attivo l'occhio senza usufruirne in maniera diretta. L'occhio si muoverà ad una velocità medio-bassa.
    Consumo: 2 (A Turno) (+ una quantità minima di Sabbia)

    Sabaku No Jutsu - Tecnica della Sabbia
    giuseppolo_zps926a5048
    Villaggio: Suna
    Livello: C
    Tipo: Ninjutsu
    Allo shinobi che possiede questa innata è possibile muovere la sabbia che è presente nell'area o nella propria giara fino ad un massimo di quindici m³. Questo permette ovviamente il comprimere la sabbia per formare scudi, attaccare o usare le relative tecniche. La sabbia compressa ha la resistenza della dura terra, permettendo di bloccare Armi fino a Minori non infuse di Chakra e colpi di Taijutsu massimo di livello D. La sabbia può essere controllata fino a trenta metri dall'utilizzatore, dopodiché se ne perde il controllo. A partire da questo livello, è possibile creare uno strato di sabbia sotto l'utilizzatore e quindi sfruttarlo per far levitare sopra il terreno il proprio corpo.
    Consumo: 4 (A Turno)

    Lo Special Jounin intanto aveva messo in pratica quella che poteva essere considerata la sua abilità migliore. Mediante il controllo sulla sabbia Sora si era fatto arrivare dinanzi delle piccole quantità di sabbia divise in tre piccole palline. Rovistando nella borsa aveva poi estratto da questa le tre cimici che possedeva sintonizzandole su varie frequenze che andavano dalla numero cinque alla numero sette. Le piccole spione metalliche erano state poi ricoperte dall'involucro di sabbia che le avrebbe trasportate a destinazione. Indossando la radiolina, sintonizzata sulla frequenza numero cinque, il Ninja di Suna aveva avviato il suo piano. Insieme le quattro sfere di sabbia di piccole dimensioni avevano cominciato a scendere verso l'edificio penetrando senza fatica da una piccola feritoia nella finestra. L'occhio si era subito andato a posizionare sull'angolo in alto a sinistra del magazzino, in modo da poter tener sott'occhio tutto ciò che succedeva in quella zona, mentre le cimici, ancora chiuse nel loro involucro continuavano il loro viaggio. "Ed ora andate mio piccoli insettini..." Aveva pensato il Darima mentre la prima cimice si andava a disporre, come da piano al di sotto del bancone principale, dalla parte dei clienti. La seconda senza alcun complimento aveva continuato il suo viaggio volando rasoterra, fino ad andare a penetrare nel vano posteriore del magazzino e posizionarsi li, sul soffitto. La terza aveva inizialmente seguito la seconda delle cimici fermandosi, però, alle spalle del venditore. Sfruttando quella cimice, che sarebbe stata lasciata cadere dalla sabbia all'interno del risvolto della camicia dell'uomo, il Manipolatore puntava a seguire tutti gli spostamenti del ricettatore. Quest'ultima operazione sembrava essere la più rischiosa ma grazie al Genin di Konoha che teneva occupato l'uomo l'operazione si rivelò abbastanza semplice. Con un movimento della manopola l'interesse di Sora si era spostato per un momento sul retro dove, si sentivano delle voci molto basse o comunque distanti. Una volta che i patti tra i due gentiluomini all'interno dell'edificio erano stati presi Sora si era dato da fare per comunicare al suo alleato che era li fuori ad attenderlo. Un mezzo metro cubo di sabbia aveva cominciato a volare in piccoli granelli sciolti. Una volta che questi e Yuzin si erano ritrovati in un vicolo solitario i granelli si sarebbero compattati in modo da formare due Kanji, r4. La scritta venne disfatta subito per non dar possibilità ad un possibile inseguitore di comprendere ciò che stava succedendo. Un messaggio che il Jinchuuriki sperava essere abbastanza chiaro al suo alleato. Un invito ad accendere la sua radiolina sul canale numero quattro. Una volta che il giovane Asuka sarebbe arrivato a tale conclusione, il Manipolatore che spostava la sua attenzione dalla frequenza sette alla quattro, avrebbe potuto spiegare il suo piano al giovane. Intanto la vita all'interno del negozio scorreva tranquilla con l'uomo che per tenere una sorta di facciata stava lucidando della chincaglieria di poco valore. Forse sperando di aver trovato un compratore a cui piazzare quegli articoli.

    NarratoSoraShukakuBunshinSerpiAltro
    ChakraMentaleMalus/Bonus
    150- 20= 130- 1= 129- 2- 4= 123Calmo//
    Fisico Illeso
    ~Borsa Doppia
    ArmiAccessori
    Kunai [8/8]Bomba Carta [2/2]Occhio Ciberne.Occhiali con Seg.
    Palla Gelo [4/4]Bomba Carta [2/2]Torcia LuminosaFili Metallici [30m]
    SpecchioFlauto Demoniaco
    ~Fascia
    OggettoPosizioneContenuto
    GiaraSpalle, Diagonale [S][9/10 m³]
    ~Faretra
    OggettoPosizioneMunizioni
    ArcoCintola [S]Frecce [28/28]
    ~Gilet
    ArmiAccessori
    Shuriken [20/20]Radiolina [#4]Cimici [0/3]
    ~Equip
    SlotPosizioneOggetto
    FoderoSpalle [D]Omokarui
    T. Supple.Coscia [D]Senbon [20/20]
    Rotolo M.Tasca [S]Shuriken Uch. [3/3]
    ~Abbigliam.
    OggettoNote
    Copricapo del DesertoIndossato
    Coprifronte di SunaSulla Fascia
    ~Note
    SabbiaAltro
    Sabbia Totale ≈ 10 m³
    Sabbia Estratta ≈ 0 m³
    Suna no Me ≈ Non Attiva
    Suna Yoroi ≈ Non Attiva
    Occhiali con Seghetto ≈ Indossati
    Anello Nan ≈ Indossato
    Fili Metallici ≈ Kunai [15m] - Freccia [15m]
    Due Palle Gelo ≈ Legate a Due Kunai [2/2]
     
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16 replies since 3/4/2015, 19:00   506 views
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